Reati On-line 2008, la Polpost presenta i suoi dati

In occasione del 157mo anniversario della fondazione della Polizia di Stato sono stati presentati anche i resoconti delle indagini telematiche eseguite in Italia nell’ultimo anno. Secondo quanto riportano gli inquirenti dal loro sito in Italia sarebbe infetto un computer su cinque è infetto. L’Italia sarebbe al terzo posto in Europa in tema di diffusione di virus informatici mentre al decimo nel mondo. Dal 2001 la polizia postale ha chiuso 177 siti web con contenuti pedopornografici.
Secondo i dati forniti dalla polizia postale, l’11 per cento dei minori ha dichiarato di aver avuto contatti con pedofili, o con persone sospette, durante la navigazione in Rete. Il 52 per cento degli utenti online ha inoltre subito un tentativo di accesso non autorizzato alle proprie informazioni.
A giudizio di Maurizio Masciopinto - direttore della divisione investigativa del Servizio polizia postale e delle comunicazioni - è necessario “elevare i livelli di sicurezza nelle comunicazioni informatiche, perchè i danni sullo sviluppo economico, pur non immediatamente percepibili, sono enormi ed influiscono sempre più sul sistema Paese”. Nel 2007 Microsoft ha rilevato ed eliminato oltre 3,5 milioni di software dannosi.
La Settimana nasce quindi dalla volontà di rendere l’esperienza online più sicura aiutando le persone a conoscere i comportamenti corretti da adottare . Le indagini in tema di contrasto alla pornografia infantile hanno avuto particolare rilevanza fra quelle compiute dalla polpost. Nel 2008, nonostante i siti web monitorati dalla polizia postale a caccia di pedofili online siano stati il doppio di quelli di e-commerce, sono state arrestate 102 le persone per illeciti nel commercio elettronico e 39 quelle per scambio o diffusione di immagini pedopornografiche.
I dati diffusi in occasione della presentazione della Festa della Polizia rivelano che gli investigatori nell’ultimo anno hanno monitorato 23.281 siti web, ed eseguito 559 perquisizioni in tutta Italia per contrastare il fenomeno della pornografia infantile telematica. Per quanto attiene alle vere e proprie truffe sul web sono state 102 invece le persone sono state arrestate invece con l’accusa di aver commesso “illeciti nel commercio elettronico”, mentre altre 4.115 sono state denunciate, con 253 perquisizioni e il monitoraggio di 12.462 siti.
Al terzo posto, nella “classifica” della polizia postale e delle comunicazioni, le truffe telefoniche e online, con 5 arresti, 1.341 denunce e 582 siti Internet monitorati. Nel 2008 lo sportello web della polizia ha raccolto circa 13mila richieste relative a “fenomeni come hacking, spamming, phishing, dialer, pedofilia, e-commerce e violazioni del diritto d’autore”. E da domani, infine, la polizia avrà anche un proprio account su Facebook e un canale dedicato su Youtube
Fonte: Anti-Phishing Italia

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