La mappa dei cyberattacchi

Il Paese più «aggressivo» è la Russia: 2,4 milioni di azioni  in un mese. Italia nona con 290 mila attacchi a febbraio . 
Da dove attaccano gli hacker? Soprattutto dalla Russia. Solamente negli ultimi 30 giorni sono arrivati da qui 2,4 milioni di cyberattacchi. Da qualche giorno è online una mappa interattiva che visualizza, in tempo reale, tutti gli attacchi informatici nel mondo. Il progetto di Deutsche Telekom è stato presentato in occasione della CeBIT di Hannover, il salone di riferimento per il settore dell'information communication technology.

MINACCIA - La CeBIT è tra le più grandi fiere dell’innovazione al mondo e richiama ogni anno migliaia di curiosi e maniaci dell’hi-tech. Non solo cloud, smartphone e tablet, in Germania si sono ritrovati oltre quattromila espositori da una settantina di Paesi. Ciò nonostante, nell'ultimo periodo tutto il settore ha dovuto fare i conti con due minacce abbastanza serie: crisi economica e hacker. Dopo Facebook, Microsoft, Twitter, Google, la Federal Reserve anche Apple è stata recentemente vittima di un attacco informatico. I cyberattacchi sono per loro stessa natura transnazionali e anonimi. La nuova mappa documenta ora quali obiettivi vengono presi di mira dai cosiddetti «cracker», mentre delle statistiche evidenziano i Paesi d’origine degli attacchi più frequenti.

WINDOWS - Sicherheitstacho.eu registra circa 450.000 attacchi al giorno; la maggior parte provengono, come detto, dalla Russia. Seguono Taiwan e Germania. La Cina risulta essere al 12esimo posto in questa classifica mentre l’Italia sarebbe nona, con circa 290 mila attacchi registrati negli ultimi 30 giorni. Bisogna aggiungere che ciò non significa necessariamente che anche gli hacker provengano da questi stati. Anche dall’Italia, per esempio, i pirati informatici possono facilmente entrare nei server cinesi o dell’Europa dell’est per attaccare imprese o enti negli Usa. I bersagli preferiti restano gli apparecchi Windows. Dietro a questi attacchi, tuttavia, non si nascondono per forza persone in carne e ossa: generalmente si tratta di software automatizzati in grado di individuare lacune e punti deboli dei software più utilizzati (Windows, Wordpress, Java, iTunes, Flash).

VIRUS - Nel mese di febbraio gli attacchi più frequenti (circa 27,3 milioni) sono stati registrati al protocollo usato dai sistemi Windows "SMB" (server message block); NetBIOS (930.000); la porta 33434 (690.000) e il protocollo di rete SSH (670.000). I dati registrati dalla Telekom tedesca vengono raccolti al fine di proteggere gli utenti del Web da virus, trojan o i fastidiosi messaggi di phishing. I quasi 100 sensori che registrano gli attacchi informatici, cosidetti honeypot, sono gestiti da Telekom e dai suoi partner sparsi mondo.

http://www.corriere.it/tecnologia/cyber-cultura/13_marzo_08/cyberattacchi-mappa-italia-hacker-cracker_91ee4f56-87e1-11e2-ab53-591d55218f48.shtml

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